giovedì 6 giugno 2013

Città verticali

È notizia di alcuni giorni fa che Broad Group, azienda cinese, ha presentato il progetto di Sky City, una città verticale in grado di ospitare 30.000 persone, più o meno le dimensioni di una media città italiana.

Una città-edificio che fa del risparmio energetico una dottrina; i numeri diffusi dall’azienda costruttrice sono impressionanti: oltre al basso impatto ambientale, inteso come consumo del territorio, e alla riduzione dei trasporti, grazie all’integrazione in un unico spazio verticali di abitazioni, uffici, infrastrutture e luoghi di svago, vi è una drastica riduzione dei consumi energetici  attraverso l’isolamento termico e la generazione di energia con il Combined Cooling-Heating-Power system(CCHP) o trigenerazione.



Il progetto mi ha ronzato in testa per un po’ e cercavo di capire cosa mi ricordasse; poi, improvvisamente, un’illuminazione: la torre di Orthanc a Isengard, la fortezza di Saruman il Bianco, lo stregone del Signore degli Anelli, il libro capolavoro di Tolkien.



Il video di presentazione del progetto ricorda alcune scene del primo film di Peter Jackson.
Immaginate una città esclusivamente in verticale, circondata da un mare di verde – boschi, foreste, fiumi – e un’unica strada di accesso.

Immagino che in futuro le modalità abitative dell’uomo andranno sempre più in tal senso, soprattutto se manterremo i tassi di crescita della popolazione al livello attuale: si costruirà sempre più in verticale e le nostre città assomiglieranno sempre più a quelle di star Wars.



Se invece va male assomiglieranno alla città di Blade Runner.


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